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Di Paolo Zappasodi

Contributi ai progetti per la riqualificazione e valorizzazione delle imprese commerciali - Regione Marche - Scadenza: ore 12:00 del 9 giugno 2025

Pubblicato il bando della Regione Marche per la concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti relativi alla riqualificazione e alla valorizzazione delle PMI commerciali.

La Regione Marche ha pubblicato un bando per la concessione di contributi finalizzati alla realizzazione di progetti relativi alla riqualificazione e alla valorizzazione commerciale di aree, vie o piazze, con particolare riguardo ai centri storici e privilegiando l’attivazione da parte dei giovani di nuovi esercizi commerciali.

 

Le risorse finanziarie disponibili sono pari a € 800.000,00 di cui € 100.000,00 destinati alle imprese commerciali nei Comuni sotto i 5.000 abitanti.

 

Le domande possono essere presentate fino alle ore 12:00 del 9 giugno 2025.

 

Confindustria Servizi fornisce alle imprese supporto ed assistenza per la presentazione delle domande (Team “Finanza Agevolata”: 335.5649519 - 334.3500236 - 338.3641952 - 334.3500319 - finanzaagevolata@confindustriaservizi.ap.it).

 

Di seguito, una sintesi della misura agevolativa.

 

Soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari, in regola rispetto alle disposizioni in materia fiscale ed assistenziale secondo la vigente normativa, sono:

a. micro, piccole e medie imprese commerciali di vendita al dettaglio, esistenti;

b. micro, piccole e medie imprese di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande esistenti.

Non rientrano tra i soggetti beneficiari le imprese che svolgono le seguenti tipologie di attività:
a) tra le attività commerciali:

- attività di vendita non rivolte al pubblico (spacci interni);

- attività di vendita di merci prodotte in proprio (agricoltori, artigiani, ecc.);

- attività di farmacie e parafarmacie;

- attività che prevedono trasformazione di prodotti;

- attività di monopolio;

- distributori automatici;

- attività di commercio elettronico;

- attività di rivendita di carburanti;

- attività di noleggio;

- attività di commercio all’ingrosso;

- attività di commercio su aree pubbliche che non operano con strutture stabilmente fissate al suolo quali box o chioschi.

 

Il volume di affari non deve essere superiore ad € 2.000.000,00 per le imprese commerciali al dettaglio e per le imprese di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

 

b) tra le attività di somministrazione di alimenti e bevande:

- attività svolte da circoli privati e mense (quindi ad uso interno o comunque limitato a determinate categorie ed utenze);

- attività artigianali per la produzione propria.

 

c) le forme speciali di vendita di cui al titolo II sezione II della L.R. n. 22/21.

Il volume d’affari è quello indicato nell’ultima dichiarazione IVA presentata; nel caso di ditta con attività promiscua e con unica partita IVA, il volume di affari è quello complessivo relativo alla ditta e non alle singole attività svolte dalla stessa.

Investimenti ammissibili
Sono ammessi a contributo gli interventi relativi a:

a) investimenti volti ad accrescere la competitività attraverso la diffusione di soluzioni innovative e tecnologiche (a titolo di esempio: sistemi di cassa evoluti e mobile POS, vetrine intelligenti, totem, commercio elettronico);

b) ristrutturazione, manutenzione straordinaria. Tali interventi sono ammessi solo se in possesso di titoli abilitativi edilizi (CILA/SCIA edilizia) o dichiarazione rilasciata da un tecnico abilitato attestante che, pur trattandosi di opere di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria, non prevede la presentazione di CILA/SCIA (non sono ammesse a contributo le spese di manutenzione ordinaria);

c) ampliamento dei locali adibiti o da adibire ad attività commerciale. Tali interventi sono ammessi solo se in possesso di titoli abilitativi edilizi (CILA/SCIA edilizia) (non sono ammesse a contributo le spese relative al deposito merci nonché gli uffici anche se il deposito/ufficio è contiguo all’unità locale);

d) attrezzature fisse e mobili strettamente inerenti all’attività di vendita e/o di somministrazione di alimenti e bevande comprese le spese per acquisto di un PC, Notebook o assimilati nel limite massimo di 1 unità (non sono ammesse a contributo le spese per allestimento di veicoli);

e) arredi strettamente inerenti all’attività di vendita e/o somministrazione di alimenti e bevande (non sono ammessi a contributo i complementi di arredo, suppellettili e stoviglie, e quant’altro non strettamente funzionale all’attività da incentivare).

Spese ammissibili
La spesa ammissibile, al netto di IVA, non può essere inferiore a € 25.000,00 e superiore a € 60.000,00.

Nel caso di attività promiscue, ad esempio commerciale ed artigianale, o somministrazione e ricettiva - dettaglio e ingrosso - svolte congiuntamente, sono ammissibili gli interventi di cui al punto 3 riferiti alle sole attività commerciali e le spese inerenti i laboratori di produzione, se funzionali all’attività di vendita.

Nel caso di attività promiscua vanno presentati esclusivamente i documenti contabili (fatture, preventivi) inerenti all’attività commerciale ed i laboratori di produzione se funzionali all’attività di vendita pena l’esclusione della domanda.
Tutti i progetti ammessi a finanziamento devono essere ultimati entro sette mesi dalla data di pubblicazione sul B.U.R della graduatoria, salvo proroghe debitamente autorizzate di non più di due mesi.

Sono ammessi a finanziamento i progetti a far data dal 01.01.2024.

Non sono finanziabili gli investimenti mobiliari ed immobiliari, realizzati mediante operazioni di locazione finanziaria (es. leasing).


Misura del contributo
Il contributo regionale concesso - in regime “de minimis” - è pari al 30% della spesa riconosciuta ammissibile.

 

Confindustria Servizi fornisce alle imprese supporto ed assistenza per la presentazione delle domande (Team “Finanza Agevolata”: 335.5649519 - 334.3500236 - 338.3641952 - 334.3500319 - finanzaagevolata@confindustriaservizi.ap.it).